sabato 1 ottobre 2011

High Five: il primo disco dei "The Anthem" in uscita!



I “The Anthem” nascono nel 2005. Il primo EP risale al 2007, appena due anni dopo la formazione della band. Nel 2009 hanno pubblicato un cd promo vendendolo su Itunes. Sempre nel 2009 hanno cominciato a suonare in tutta la nazione anche supportando band come Vanilla Sky e You and Me at Six. Nel mese di Novembre uscirà in tutti i negozi di dischi il loro primo album: “High Five” , prodotto da Daniele Brian Autore (cantante dei Vanilla Sky).

Salve ragazzi! Davvero un piacere conoscere da vicino una delle migliori realtà musicali della provincia: un album in uscita, tanti concerti alle spalle ed una formazione longeva unita da una forte passione musicale e da una grande amicizia. Giusta la descrizione?

(A parlare è Dario di Franceschi : frontman e cantante della band)
Giusta! Le fondamenta di una band sono rappresentate dall’amicizia e dalla complicità dei membri di cui è composta. Ci divertiamo molto in sala prove o durante la registrazione di un pezzo. Per non parlare della dimensione del concerto dal vivo. Tutte queste esperienze hanno rafforzato il nostro legame. Abbiamo iniziato a suonare insieme, nessuno di noi quattro suonava prima. Musicalmente parlando siamo cresciuti insieme!

Potreste parlarci di questo vostro primo disco?

Questo disco si chiama “High Five”, che letteralmente significa “dammi il cinque”. Ci sono undici brani inediti interamente scritti da noi. Abbiamo iniziato la composizione del disco due anni fa, quando insieme abbiamo scritto e arrangiato la prima canzone. Siamo entrati in studio l’undici Febbraio di quest’anno e abbiamo finito di registrare tutte le canzoni in quattro mesi circa. L’album è stato prodotto e registrato da Brian Autore (cantante dei Vanilla Sky), una persona squisita che ci è stata di grande aiuto.

Ci sono delle tematiche ricorrenti nei testi delle vostre canzoni?

Non proprio. Le nostre canzoni parlano di esperienze vissute, anche singolarmente, dai membri della band. Cerchiamo di prendere spunto dalle nostre vite e di amplificare le nostre emozioni nei testi. Si potrebbe dire che l’unica tematica ricorrente è la quotidianità.

Chi, di voi, è il principale compositore?

Siamo io e Paolo a portare le idee in sala prove. Piergiorgio e Matteo si occupano, insieme a noi, di tramutarle in canzoni.

Sperate di presentare l’album dal vivo? Se si, quando?

Certamente! Dopo l’uscita volevamo fare un paio di concerti a Roma e a Latina, per poi farne qualcuno in Europa.

Quali sono le vostre influenze musicali?

Ascoltiamo molto il pop–punk americano per riproporre il genere in Italia. Ma ognuno di noi conserva i propri gusti musicali che tentiamo di fondere per arrivare alla miscela finale chiamata “The Anthem”.

Una curiosità personale: come giustificate la scelta del nome “The Anthem”? E quella del nome dell’album “High Five”?

In riguardo al nome della band: non c’è un motivo vero e proprio. Questa parola è uscita per sbaglio un giorno a scuola. Ci piaceva perché era semplice e d’impatto. Per quanto riguarda il nome dell’album, volevamo ricordare cinque nostri amici morti a causa di un incidente stradale. Senza cadere, però, in un ricordo triste. Volevamo ricordarli in maniera gioviale e solare, per come loro erano. La canzone da cui prende il nome l’album “High Five”, che poi è il singolo del disco, è la nostra dedica a loro.

Come proseguirete il vostro percorso musicale?

Il nostro obbiettivo è far conoscere la nostra musica a quante più persone possibile. Non cerchiamo soldi e notorietà, non è il nostro primo scopo. Vogliamo farci conoscere e farci apprezzare dal pubblico italiano e non. Non vogliamo peccare di ipocrisia: è scontato dire che non ci dispiacerebbe se soldi e fama arrivassero. In conclusione, vogliamo continuare a suonare e a far conoscere la nostra musica!