lunedì 11 giugno 2012

Signorotti dell'alta borghesia

Totò e Peppino
Ieri sera ho suonato davanti un noto bar cisternese per conto del Vespa Club. Le cose stavano andando bene. C'era un buon numero di persone che si divertivano, ballavano, chiaccheravano senza problemi. Verso le 22.30 ci accorgiamo che i camerieri del bar cominciano a riportare le sedie dentro (stavamo suonando all'aperto). Ogni volta che una persona si alzava, anche per andare in bagno, loro andavano a togliergli la sedia. Un tir di miei amici alle 22.45 volevano prendere un caffè: ma niente (la macchinetta era stata spenta e ripulita). Anche la mia ragazza si è avvicinata al bancone per accompagnare un'amica a prendere qualcosa da bere... ma la risposta è stata questa: "e tu ti ricordi adesso di venire a prendere qualcosa? Non ti potevi svegliare prima?" Verso le 23.00 il proprietario del locale si avvicina al microfono e annuncia spocchiosamente l'ultimo pezzo.

Allora, per contrabbattere, io rispondo su un altro microfono: "ne dobbiamo fare ancora un'altra decina. Comunque la prossima volta il concerto lo facciamo a casa mia. Il caffè lo faccio preparare da mia madre!" Dopo la mia affermazione sono arrivati gli applausi dei pochi rimasti (in piedi). La maggior parte erano andati via a causa del trattamento subito dai gestori del bar.

Io e Daniele (il cantante con il quale ho suonato) abbiamo fatto solo altre due canzoni per la brutta aria che tirava. Non ci andava più di essere trattati come pezzenti... e abbiamo smesso. Sicuramente non prenderò più mezzo caffè dentro quel bar.


Il problema che si pone è culturale... i proprietari del bar ci hanno letteralmente cacciato. Non possono venire a dirmi che erano stanchi perchè hanno lavorato troppo. L'attività se la sono scelta... nessuno li ha costretti. Hanno aspettato che si alzasse il sindaco per far iniziare la loro sceneggiata (anche paraculi).

Abbiamo smontato in pochi minuti l'impianto e ce ne siamo andati senza dire un parola. L'indifferenza contro certe persone è la miglior arma (ma tanto l'articolo sul web l'ho fatto lo stesso). Racconto le vicende per descrivere una situazione culturale scadente nella quale viviamo...

...e la colpa non è dei politici... ma dei CISTERNESI.

Cisterna cambierà... l'ignoranza delle persone non ci fermerà... mai.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io avrei fatto anche il nome del bar...

Lorenzo

Fabio Brinchi Giusti ha detto...

dicce almeno la via dove si trova sto bar de deficienti :)

Sciarresi Simone ha detto...

Non faccio il nome del bar per non abbassarmi al loro livello. Non voglio creargli un danno dal punto di vista economico. Dirò privatamente il nome del bar a chi me lo chiederà.

alessandro sciarresi ha detto...

Purtroppo ho assistito anche io a questa simile mancanza di educazione verso il prossimo e verso chi come l'associazione NO PROFIT (NON FACCIO NOMI) aveva investito su questo locale per una splendida serata.
Essendo molto meno diplomatico di mio fratello, sono andato dal padrone del locale e ho detto neanche quando si lavora SIETE CONTENTI, in un momento del genere dovrebbe ringraziare DIO che un associazione di tale entità e seguito abbia scelto il suo locale per chiudere la splendida giornata!!!

COMPLIMENTI A SIMONE E DANIELE PER AVER MANTENUTO LA CALMA E PER ESSERSI DIMOSTRATI SUPERIORI A SIMILI COMPORTAMENTI.

IO NON L'AVREI FATTO!!!