giovedì 14 novembre 2013

Sosteniamo Ilenia e il suo sogno... attraverso MusicRaiser!



Avete mai sentito parlare del progetto MusicRaiser? Si tratta di una buona soluzione per sostenere gli artisti e combattere la crisi del mercato discografico. Il meccanismo viene spiegato in modo esaustivo dal blog "Onda Rock" presente sul sito del Fatto Quotidiano che di seguito vado ad incollare.

giovedì 7 novembre 2013

I musicisti devono sostenere... i musicisti

La musica cisternese continua a stupirmi per quantità e qualità, soprattutto per quanto riguarda gli autori. Nel giro di un mese o poco più sono usciti gli Ep dei Dying Muses e dei 404 Page not found, generi diversi ma stessa voglia di suonare e divulgare brani inediti. Come al solito siamo pieni di band in gamba, ma mancano (come sempre) gli spazi. Ce ne sono molti rispetto a prima ma, soprattutto durante il periodo invernale, sono davvero pochi i privati in grado di ospitare musica dal vivo. Molti puntano sui concerti in acustico, sempre gradevoli ma alcuni gruppi sono in grado di esprimere le proprie qualità solo se possono suonare nel modo a loro più convenzionale: in elettrico.

C'è anche qualche locale che può ospitare band al completo, ma vedo che la spinta manca dai musicisti stessi, sempre pronti a chiedere ma (quasi mai) disponibili a dare. Secondo voi perché vado sempre a vedermi i vari concerti della mia città? Secondo voi perché cerco sempre di portare i miei amici? Perché cerco di sostenere le band degli altri oltre che le mie?

So bene che i pochi spazi che abbiamo conquistato vanno mantenuti, per il nostro bene e quello degli altri musicisti, ma siamo tutti coscienti del fatto che i locali fanno suonare solo le band che "portano gente". Come voi sono d'accordo sul fatto che si tratta di una mentalità di merda, ma "facendo muro" contro i localari abbiamo mai ottenuto qualcosa? Siamo mai riusciti a cambiare la mentalità del gestore del locale che pensa soltanto al proprio ritorno economico?

La sera, se dovete uscire a prendervi una birra con gli amici, cercate di andare nel locale dove si suona invece che fare sempre su e giù per il corso. Date una mano agli altri e a voi stessi. Se siamo noi i primi a riempire i locali, i gestori continueranno a far suonare le band. Poi, col tempo, la musica live comincerà a interessare anche a chi non suona, garantito!

Un passo verso questo cambiamento, soprattutto dopo diversi anni di Portale Musicale, è stato fatto e nessuno lo può negare. Abbiamo cominciato a costruire nel deserto e siamo fieri di tutto il nostro passato. Adesso sta anche ad altri portare avanti il nostro lavoro. Non serve fare molto in realtà, basta sostenere la musica, non solo quella del proprio gruppo ma anche quella degli altri. Non dico che bisogna andare a vedere i nostri amici quando vanno a suonare a Roma, non tutti i ragazzi hanno la possibilità di spostarsi così tanto, ma almeno quando suonano sotto casa nostra... dobbiamo fare lo sforzo di andare a sentirli.

Sono stanco di ripetere sempre gli stessi concetti, eppure non volevo fare la rivoluzione, sentivo soltanto il desiderio di combattere per quello in cui credevo e il Portale Musicale mi ha riempito di soddisfazioni. Ma potrei fare anch'io come molti: "ho la mia band, i miei progetti... lavoro solo per quelli e sostengo me stesso..."

Ma non è così che si cambiano le cose.

Allora, per sostenere la musica:
intervisto le band su ScambiAffari e sul web, distribuisco serate a destra e manca, mi faccio un culo come San Pietro quando ci sono gli eventi del Portale Musicale... e ovviamente vado a vedere, quando posso, tutte le band di Cisterna (sottolineo il "quando posso").

E se tutti lavorassero come lavoro io? Se tutti la smettessero di farsi i propri cazzi e basta? A me non mi paga nessuno per fare quello che faccio, potrei fregarmene e lasciare tutto alla malora. Se non lo faccio è perché credo in quello che può dare, musicalmente parlando, questa città. Non dico certo di dare meno importanza alla propria band! Per me i Bacco & Tabacco saranno sempre più importanti dei Dying Muses, questo è normale, ma se ho la possibilità di aiutare un altro gruppo, lo faccio volentieri (sottolineo il "se ho la possibilità"). Poi è naturale che ognuno deve guardare (anche) i propri interessi personali, non voglio essere ipocrita su questo.

In conclusione, cercate di sostenere le altre band e i locali che continuano ad ospitare musica dal vivo, non ci vuole niente. Diamoci una mano l'un l'altro, il Portale Musicale è nato per questo.

venerdì 1 novembre 2013

De Fraido, il sapore del rock italiano

Intervista a Tommy Brown, chitarrista della band


Come sono nati i De Fraido?



I De Fraido nascono per caso, anche se il nucleo originale si era già formato da qualche tempo con Daniele Di Caterino, Giuseppe Cassoni e Tommaso Almanza, solo successivamente sono subentrati Silvio Tasciotti e Tommy Brown. Ancora ricordiamo la prima prova in sala, quando abbiamo subito capito che noi cinque eravamo fatti l'uno per l'altro. Siamo entrati subito in empatia musicale.

Quali sono le band che vi hanno ispirato?

Abbiamo tutti influenze diverse che cerchiamo di far confluire nella nostra musica. Ad esempio, mentre Daniele (cantante) si ispira ai grandi cantautori italiani degli anni settanta, Tommy (chitarrista) si è formato sul rock degli anni settanta e  su l'hard rock anni ottanta. Peppe (l’altro chitarrista) è un fan della musica inglese (da questa passione nasce il nostro pezzo "Inghilterra 1960"). Poi ci sono Tommaso (bassista) appassionato di Hard/Punk rock e Silvio (batterista) che ha dato al gruppo un pizzico di reggae, avendo suonato questo genere per molti anni.