martedì 7 febbraio 2012

La Leggenda del Chitarrista Solo

Si era sempre sentito solo. Quando da bambino i suoi coetanei dicevano di voler diventare calciatori, lui sognava la musica. Voleva suonare la chitarra come facevano i chitarristi dei gruppi che ascoltava il padre e con i quali diceva di esser cresciuto. Ha inseguito le armonie per tanti anni alla ricerca della “nota mancante” della sua quotidianità. Nota che, purtroppo, non ha ancora trovato.  Aveva cominciato fin dal periodo della pubertà a suonare con diversi gruppi, solo per la volontà di affacciarsi a ogni genere e sonorità. Ma non bastava. Non gli bastava assolutamente. Allora cominciò ad affiancare l’attività della musica dal vivo al racconto del proprio percorso musicale, attraverso un piccolo blog. Costruì, poi, attorno ad esso una piccola community di veri amanti della musica. Allora, il chitarrista solo, capii di non esser più tanto solo. Quell’idiota credeva di essere l’unico ad amare la musica così visceralmente. Invece erano tanti, troppi per poterli contare e conoscere tutti. Non mancò di organizzare i primi eventi associati al blog. Le cose continuarono ad andargli bene. I primi concerti fatti da “organizzatore” e non solo da musicista, ebbero un ottimo riscontro di pubblico e diedero la possibilità a tanti altri musicisti, anche migliori di lui, di esibirsi in una cittadina dove è sempre stato difficile farlo. Così, mattone dopo mattone, aveva costruito la sua piccola parete di sogni. Probabilmente ha smesso di cercare la “nota mancante” della sua vita. Perché si sa, per essere felici è necessario accontentarsi delle proprie, seppur poche, note in repertorio...

2 commenti:

Fabio Brinchi Giusti ha detto...

Ottimo pezzo simone. Mi hai emozionato, siamo tutti alla ricerca della nostra nota mancante per completare la melodia della vita.

Sciarresi Simone ha detto...

Grazie Fabio. Un complimento così, fatto da una persona come te, non può che rendermi felice.