Si era sempre sentito solo. Quando da bambino i suoi coetanei
dicevano di voler diventare calciatori, lui sognava la musica. Voleva suonare
la chitarra come facevano i chitarristi dei gruppi che ascoltava il padre e con
i quali diceva di esser cresciuto. Ha inseguito le armonie per tanti anni alla
ricerca della “nota mancante” della sua quotidianità. Nota che, purtroppo, non
ha ancora trovato. Aveva cominciato fin dal
periodo della pubertà a suonare con diversi gruppi, solo per la volontà di
affacciarsi a ogni genere e sonorità. Ma non bastava. Non gli bastava
assolutamente. Allora cominciò ad affiancare l’attività della musica dal vivo
al racconto del proprio percorso musicale, attraverso un piccolo blog. Costruì,
poi, attorno ad esso una piccola community di veri amanti della musica. Allora,
il chitarrista solo, capii di non esser più tanto solo. Quell’idiota credeva di
essere l’unico ad amare la musica così visceralmente. Invece erano tanti,
troppi per poterli contare e conoscere tutti. Non mancò di organizzare i primi
eventi associati al blog. Le cose continuarono ad andargli bene. I primi
concerti fatti da “organizzatore” e non solo da musicista, ebbero un ottimo
riscontro di pubblico e diedero la possibilità a tanti altri musicisti, anche
migliori di lui, di esibirsi in una cittadina dove è sempre stato difficile
farlo. Così, mattone dopo mattone, aveva costruito la sua piccola parete di
sogni. Probabilmente ha smesso di cercare la “nota mancante” della sua vita. Perché
si sa, per essere felici è necessario accontentarsi delle proprie, seppur
poche, note in repertorio...
2 commenti:
Ottimo pezzo simone. Mi hai emozionato, siamo tutti alla ricerca della nostra nota mancante per completare la melodia della vita.
Grazie Fabio. Un complimento così, fatto da una persona come te, non può che rendermi felice.
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