giovedì 1 novembre 2012

Giulianello: altra cultura... altra gente


È bello suonare alla Cantinaccia, anche se non sei nessuno. Su quel palco fantastico, dove si respira musica e dove ogni giovane strimpellatore sognerebbe di salire almeno una volta nella vita. Io questo piccolo sogno l'ho realizzato... e niente mi ha fatto cambiare idea su quello che già sapevo di quel live club. Se parlo così... non è solo perchè nessuno ci ha chiesto "di portare gente"... e neanche perchè siamo stati trattati con i guanti di velluto... manco fossimo gli Stones. Dico questo perchè è davvero un luogo di condivisione culturale. Ci abbiamo messo poco a far amicizia con i membri dell'altra band che ha suonato prima di noi. Non c'era rivalità nei loro occhi, solo voglia di condividere musica.

Eppure non è sempre così che va tra gruppi. Spesso la sana rivalità musicale... sfocia nella ridicolaggine delle cose dette alle spalle, delle invidie di chi trova meno serate di te e per questo si inventa qualche bugia sul tuo conto (cosa che dalle mie parti capita spesso). C'era tanto pubblico, tutta gente appassionata di musica dal vivo, molta più di quanta se ne possa trovare in una discoteca. Alla faccia di chi dice che la musica non riempie i locali! Se la direzione artistica la sai fare... la gente viene... eccome se viene.

A fine serata viene da me il bassista dell'altro gruppo e mi dice: "complimenti ragazzi. Spero che un giorno condivideremo di nuovo un palco!". Queste sono le parole più belle che si possano dire a chi, come me, crede davvero nella musica e la fa con il cuore. La musica è molto più che un insieme di note... e i gestori della Cantinaccia l'hanno capito. Si tratta della meraviglia di mettersi in gioco. Di far sentire quel che si ha da dire con il proprio strumento. Di comunicare uno stato d'animo e condividerlo con gli altri.

Abbiamo suonato per quasi un'ora la nostra musica del cuore riuscendo anche a presentare il nostro primo inedito. Nonostante un pò di ansia da palcoscenico... ci è andata abbastanza bene.

La Cantinaccia è solo un live club in realtà... ma per i musicisti rappresenta qualcosa di più importante: la speranza che le cose possano migliorare, che ci siano sempre più palchi per le band emergenti. Finchè ci sarà gente pronta a lavorare per uno scopo comune e sincero come quello di dar spazio a chi non ne ha... allora possiamo credere che il panorama underground italiano avrà un futuro. Il senso delle azioni della Cantinaccia è lo stesso del nostro Portale Musicale. Perchè è ora che i musicisti facciano davvero squadra. E basta con le chiacchere e le rivalità... che non servono a nessuno.

Prendiamo esempio da quel piccolo grande live club di Giulianello...

Nessun commento: