domenica 24 febbraio 2013

Intervista a Roberto Bianchi, cantante dei Dathura


1) Come nasce il progetto Dathura?
Il progetto Dathura nasce dalla voglia irrefrenabile di sentire degli strumenti reali sotto le mie canzoni e non quelli campionati da un computer. Così, mi sono messo alla ricerca di quattro persone con i miei stessi gusti musicali. Francesco, Marco, Riccardo e Simone sono musicisti preparati e disponibili... sono stato molto fortunato a incontrarli.

2) Di cosa parlano le tue canzoni?
Nel pop o pop/rock, come vuoi chiamarlo, l'amore non può mancare e infatti è ben presente nei nostri testi. Ma tratto anche altre tematiche, come periodi storici, problemi giovanili, amicizia e semplici sentimenti.

3) Come potresti definire i Dathura in tre aggettivi?
Groovvosi (si puo dire?) - Perseveranti – Intensi

4) Vedo che siete tutti ottimi amici. La consideri una cosa positiva o negativa per il progetto Dathura?
Come potrebbe essere negativa? L'amicizia è come il Nos aggiunto ad una macchina, una forza in più che fa la differenza... e rende più il suonare assai più divertente.

5) Avete cambiato da poco bassista. Quali sono i motivi che vi hanno portato a sostituirlo? Vi trovate bene con la new entry?
È sempre stato un problema il bassista: ritardatari, poco professionali o troppo esaltati. Francesco (la new entry) ci soddisfa pienamente... ormai è uno di noi! Sarà lui che porterà le donne ai nostri concerti, si può chiedere di meglio?

6) Quali sono le prossime tappe del cammino di questa band? Avete in progetto un primo album? Se si, per quando è prevista l'uscita?
Colpito e affondato! C'è il progetto dell'album ma sull'uscita aspettiamo a promettere delle date. Siamo però sulla buona strada e assieme al disco abbiamo in serbo altre chicche dedicate al web e ai social network. Insomma, stiamo arrivando!

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