Amplificatori, pedali, chitarre |
La scelta dell'effettistica per i chitarristi mi ha sempre
incuriosito. Quali sono i migliori pedali da usare? E il miglior amplificatore?
Esiste una chitarra perfetta? La risposta a queste tre domande è... no! Ognuno
di noi ha un particolare gusto e tocco. Non è la strumentazione che abbiamo a
darci il nostro suono. Il timbro di una chitarra elettrica viene soprattutto
dalle mani. In un recente seminario, Luca Colombo consiglia di suonare la
chitarra elettrica "muta", cioè ad amplificatore spento. Solo così
possiamo renderci conto di quello che è effettivamente il nostro timbro. Dopo
averlo scoperto... cominciamo a costruire il nostro suono partendo
dall'amplificatore.
In mercato ci sono tantissimi amplificatori, valvolari e
non. La cosa importante è quella di sceglierlo basandosi sulla qualità del
pulito. Di solito gli ampli hanno diversi canali: un pulito, un crunch e un
distorto. Non è tanto importante che un amplificatore abbia una gran
distorto... perchè, attraverso l'ausilio di vari pedalini, lo possiamo cambiare
per ottenere quel sound che cerchiamo.
Passiamo adesso ai pedali. La cosa più sbagliata che
possiamo fare è comprare effetti per chitarra molto economici. In passato ho
usato tanti pedalini da quattro soldi che, dopo qualche mese, ero costretto a
cambiare (con l'amaro risultato di prosciugare il portafoglio). Molto meglio,
invece, mettere i soldi da parte e aspettare la possibilità di comprarci quelli
che poi saranno i nostri pedali a vita. Insomma: spendere di più prima, per
spendere meno poi.
Evitate di alimentare i pedali con le batterie perchè durano
davvero troppo poco. Si può risolvere questo problema comprando un accordatore Boss
o un Flight Case (si pronuncia così?). Io ho optato per la seconda possibilità
e mi sono sempre trovato bene. Si tratta di un tappetino dove poter incollare i
nostri pedali alimentandoli in appositi spazi, che possiamo chiudere in una
vera e propria valigia in grado di riparare i nostri effetti da eventuali urti
che li rovinerebbero.
Per la scelta dei pedali credo che ogni chitarrista dovrebbe
avere almeno tre suoni distinti: un pulito, un crunch e un distorto. La scelta
della lunghezza della nostra pedaliera dipende dal genere che facciamo con la
nostra band. I vari session man hanno lunghe pedaliere perchè sono costretti a
suonare un pò di tutto e hanno bisogno di tanti suoni. Ma, in genere, meno
pedali si hanno e meglio è! È importante evitare dispersioni di segnale dal
nostro amplificatore.
Per esempio, per risparmiare un pedale, ho sempre evitato
l'uso di un overdrive per ottenere un crunch. Se si usa una Stratocaster è
facile ottenerlo abbassando lievemente il volume della chitarra stessa. Il
risultato non sarà una diminuzione del suono in uscita... ma un cambiamento del
nostro sound... avvicinandolo verso suoni più "cranciosi". Per far
questo bisogna innanzitutto attivare il nostro distorsore. Così, con un solo
pedale, abbiamo già ottenuto i tre suoni base.
Altrimenti vi conviene comprare un overdrive e un
distorsore.
Per gli effetti: la maggior parte degli amplificatori ha alcuni effetti già inseriti. Io, nel mio, inserisco soltanto un pò di riverbero al fine di dare colore e "allungare" il suono. Poi, di effetti a pedale ce ne sono tanti: deelay, chorus, compressori vari, booster, wah wah, ecc. La scelta di quale di questi comprare dipende dal genere che si suona. Nella mia pedaliera non potranno mai mancare un wah wah, un delay e un booster. Li trovo necessari per quello che faccio... ma anche questa è una questione di opinioni.
Un altro argomento chiave è l'ordine con il quale
colleghiamo i nostri pedali. La scuola insegna che nella catena ci vanno wah wah,
distorsore, effetti tipo compressione ed equalizzazione e, per finire, effetti
che modulino pitch e tipologia di suono, come flanger, chorus, delay e
quant'altro. La scelta della chitarra, invece, dipende dal nostro gusto. Non
esiste una chitarra migliore di un'altra. Dipende dal nostro modo di suonare e
dal genere che vogliamo fare.
Tutto questo è
il risultato di anni di ricerca, nel tentativo di raggiungere un buon suono.
Magari voi queste cose già le sapevate... ma valeva la pena condividere quello
che avevo imparato nella speranza di non far cadere nessun altro nei miei stessi sbagli.
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