lunedì 2 settembre 2013

Chi dovrebbe suonare nei locali?

Fare inediti non è soltanto la naturale conseguenza di un percorso musicale, è sicuramente la scelta più conveniente per ogni musicista. Sono molti gli autori a lamentarsi perché proporre musica originale è più difficile che presentare un progetto di cover band, ma non ritengo più veritiera questa consapevolezza perché un gruppo che fa cover miste non porta più gente ai concerti di una normalissima band che suona musica originale. I locali questa cosa la stanno capendo e le cover band non suonano più così tanto in giro. Ci sono ancora molte tribute band (quelle di Vasco vanno ancora forte) ma anche questo è un fenomeno in decadenza.

Per capirci, fare cover miste può essere divertente, ma non porta a fare tante serate, non è quello che serve ai locali. Oggi, il miglior modo per suonare è fare band con pochi elementi, per questo vanno molto le situazioni in duo acustico. Non è importante che siano cover o pezzi originali, basta avere un cachet basso visto i tempi di crisi. Se poi le tue opere non sono tutelate dalla Siae ma da altre organizzazioni (come la Creative Commons), al locale che ti ospita costi davvero poco.

Ho sempre trovato stupida la rabbia che molti gruppi provano per le cover band, che io mi sono sempre guardato bene dal criticare, in primis perché ne ho fatte anch'io ed è stato un percorso che mi ha insegnato tanto, poi parliamo di progetti che non hanno nessuna possibilità di sfondare.

Gli autori possono sempre sperare nel successo (anche se in modo molto relativo), le cover band rimarranno sempre a cercare serate in giro per suonare divertendosi, e anche in questo non c'è niente di male. Anche perché suonare le canzoni degli altri è molto più difficile e c'è sempre il confronto con l'originale. Gli autori, almeno, possono comunicare uno stato d'animo, parlare di sè e della realtà che li circonda, vi pare poco? Magari puoi comunicare molto anche interpretando una canzone nel tuo stile, ma non avrà mai lo stesso impatto di una tua opera, bella o brutta che sia. Premettendo che il successo è quasi impossibile anche per chi propone propri brani, rimane almeno un barlume di speranza.

Fare inediti è, in conclusione, molto più bello e appaggante sotto ogni punto di vista (e anche più conveniente). Le cover band non rappresentano, però, una minaccia per la musica originale. Non mi preoccuperei tanto nemmeno delle tribute. Nessun musicista sarà mai la causa dei problemi di un altro musicista. Nei prossimi mesi sapremo poi se passerà quell'emendamento sulla musica dal vivo che rappresenterebbe una vera e propria svolta.

Rimaniamo sintonizzati e speriamo nel miracolo!

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