Di rientro dalle prove...

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Di ritorno dalle prove con la mia band mi accendo l'ultima sigaretta della serata. Mentre rientro in casa penso che continuerei a suonare tutta la vita. L'emozione, la condivisione, il senso di sfida con se stessi e soprattutto, l'amicizia. Lei è, spesso, il motore che muove la musica. La trascina e la porta verso alti orizzonti dove è facile sentirsi felici. Gli strumenti sono mezzi che giustificano i nostri obiettivi. Fini che non capiamo. Fini che conosciamo. Il rocker non è una persona qualunque. Il rocker è sensibile ma coraggioso, umile ma sicuro, sensibile ma duro quando serve. Ma cosa c'è attorno? Intorno c'è la musica. Lei che già esisteva prima. Lei che non ha passato, futuro o presente. Lei che cammina nei sogni del musicista. Non sarò mai stanco di musica. Mi serve. Io devo suonare musica, devo scriverne, ne devo parlare in qualche modo. Devo... devo... devo... perchè la musica risponde. Contraccambia i miei servigi come fa l'amore di una madre che ti culla. Credetemi. Non sono le parole di un pazzo o di un eretico. Sono solo un ragazzo che è tornato dalle prove con qualche sogno in più nel cassetto.

Il Portale Musicale su "Incontro"

Giancarlo Carapellotti

Gabriele Mancini

Per me rappresenta un buon successo professionale. Per noi musicisti cisternesi rappresenta un'altra possibilità di promozione pubblicitaria. Il "Portale Musicale" diventerà anche cartaceo grazie all'attenzione e alla disponibilità di Giancarlo Carapellotti e Gabriele Mancini. Potrò curare ben due pagine di musica su un'importante giornale come "Incontro". Questo non può che rendermi felice. Gabriele e Giancarlo si sono dimostrati subito disponibili e amichevoli nei miei riguardi e nei riguardi del Portale. Troverete la nostra piccola rubrica nel numero di "Incontro" dei primi di Marzo. Tratterò i seguenti argomenti:

- Grandi traguardi: la rivoluzione musicale cisternese
- Marco Raffone: la vita in sei corde
- Proposta 24: recensione del concerto di lunedì 27 Febbraio al Darby

"Incontro" è un giornale gratuito. Per chi non riuscisse a trovare immediatamente una copia del giornale, può contattarmi alla seguente e-mail: simonesciarresi@libero.it

Per chi volesse interviste, analisi e recensioni musicali sulla propria band o sulla propria musica del cuore, può contattarmi sulla pagina del gruppo facebook "Portale Musicale" o scrivermi sempre alla mia e-mail.

Sanremo 2012: senza infamia e senza lode

Cosa ricorderemo di quest'ultima edizione del festival di Sanremo? Forse la canzone con la quale Emma Marrone si è classificata prima? Non credo proprio. Testo carico di contenuti ovvi e di banalità. Musica di sottofondo in pieno stile Modà (si vede che l'autore del pezzo è il cantante Checco). La cosa più brutta è che ce lo aspettavamo. Infatti, si è ripetuto il solito iter sanremese degli ultimi anni, nel quale sono sempre i cantanti dei talent show a vincere o a ritrovarsi sul podio. La cosa che ricorderemo di più di questo festival sarà sicuramente la "farfallina" di Belen Rodriguez. Non che da maschietto non apprezzi la fisicità della bella modella argentina, ma dal festival della canzone italiana mi aspettavo qualcosa di più. Ricorderemo, poi, il fracasso dei media conseguente ai due monologhi di Adriano Celentano. Il molleggiato ha suscitato diverse polemiche dopo le sue esternazioni diffamatorie nei riguardi della rivista "Famiglia Cristiana" e del giornale "Avvenire". Ritengo, però, che molte sue parole siano state strumentalizzate e che siano state in parte usate dagli stessi media per dar rilievo e visibilità al festival. Ho apprezzato molto la simpatia e l'ironia di Rocco Papaleo, attore noto ai più per le sue collaborazioni con Leonardo Pieraccioni. Ha affiancato degnamente Gianni Morandi nella conduzione del programma, dimostrando doti d'intrattenitore inaspettate. Da notare anche le sue capacità canore e cantautoriali. Infatti, nella serata finale del 18 Febbraio, ha cantato, fuori concorso, il brano "Come Vivere". Possiamo considerarla, allora, un'edizione deludente? Direi di no. Si potrebbe anche dire che non è successo nulla di diverso della maggior parte delle precedenti edizioni. Senza infamia e senza lode insomma. Gianni Morandi promosso... con riserva.

Proposta 24: le strade della musica

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Capita che alcune strade possano incrociarsi. Capita che, per una serie di circostanze fortuite, possa accadere qualcosa di inaspettato. Risultati di incontri legati al caso, amicizie che si stringono al di fuori della musica e che, come spesso capita, si rafforzano con essa. Ma chi sono i "Proposta 24"? Sono una rock band italiana, composta da quattro ragazzi un pò fuori di melone, ma con la musica nel sangue. La band è stata fondata per volontà di Lorenzo Cionti, chitarrista e cantante del gruppo, cresciuto cantando sotto la doccia le canzoni di Ligabue. Lorenzo è un giovane combattente. Ha sognato il rock per molto tempo e ha capito che era ora di passare dai sogni ai fatti. Ha così contattato gli altri strumentisti per completare la sessione ritmica: Simone Tagliaferro al basso e Gabriele Nicosanti alla batteria.

Una nuova band a Cisterna: nascono i "Trial"

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L’arte, la melodia, la poesia e la passione di un trio inedito nato da poco a Cisterna di Latina. Maria Francesca Bartolomucci, Riccardo Salvati e Marco Raffone hanno finalmente deciso di consolidare il loro sodalizio musicale. Una nuova formazione composta da artisti di livello eccellente. Ognuno dei tre viene da diverse esperienze lavorative e di vita. Maria Francesca Bartolomucci ha partecipato al musical guidato da Riccardo Cocciante e ispirato al capolavoro di William Shakespeare: “Romeo e Giulietta”. Tutt’ora esercita la professione di insegnante di canto e di pianoforte. Marco Raffone, invece, è un giovane insegnante di chitarra. Discepolo del grande Massimo Varini, oggi suona con diverse band note in tutto il territorio, tra cui “Assiduo”, “Dathura” e “Dangerous”. Riccardo Salvati è uno dei migliori tastieristi della zona. Aveva conosciuto Marco Raffone proprio con i “Dathura”. Fu allora che Riccardo propose a Marco di intraprendere questo nuovo progetto insieme. Poco dopo contattarono Maria Francesca per farle ricoprire il ruolo di cantante.

La Leggenda del Chitarrista Solo

Si era sempre sentito solo. Quando da bambino i suoi coetanei dicevano di voler diventare calciatori, lui sognava la musica. Voleva suonare la chitarra come facevano i chitarristi dei gruppi che ascoltava il padre e con i quali diceva di esser cresciuto. Ha inseguito le armonie per tanti anni alla ricerca della “nota mancante” della sua quotidianità. Nota che, purtroppo, non ha ancora trovato.  Aveva cominciato fin dal periodo della pubertà a suonare con diversi gruppi, solo per la volontà di affacciarsi a ogni genere e sonorità. Ma non bastava. Non gli bastava assolutamente. Allora cominciò ad affiancare l’attività della musica dal vivo al racconto del proprio percorso musicale, attraverso un piccolo blog. Costruì, poi, attorno ad esso una piccola community di veri amanti della musica. Allora, il chitarrista solo, capii di non esser più tanto solo. Quell’idiota credeva di essere l’unico ad amare la musica così visceralmente. Invece erano tanti, troppi per poterli contare e conoscere tutti. Non mancò di organizzare i primi eventi associati al blog. Le cose continuarono ad andargli bene. I primi concerti fatti da “organizzatore” e non solo da musicista, ebbero un ottimo riscontro di pubblico e diedero la possibilità a tanti altri musicisti, anche migliori di lui, di esibirsi in una cittadina dove è sempre stato difficile farlo. Così, mattone dopo mattone, aveva costruito la sua piccola parete di sogni. Probabilmente ha smesso di cercare la “nota mancante” della sua vita. Perché si sa, per essere felici è necessario accontentarsi delle proprie, seppur poche, note in repertorio...