Ed ecco che vi presento "Il lunguaggio della retina", un progetto chitarristico/strumentale mirato a rappresentare una serie di emozioni umane in musica, nel quale fuoriesco dalla forma canzone per non sottostare a determinate consuetudini che non mi avrebbero permesso di raggiungere quello che volevo. Non è intrattenimento, bensì un pathos allungato che cerca di coinvolgere l'ascoltatore in quella che è un'altra dimensione emotiva. La retina è la membrana più interna dell'occhio. Gli occhi sono lo specchio dell'anima... proprio quella che cerco di rievocare durante l'ascolto delle canzoni.
Il "Linguaggio" permette all'ascoltatore di stimolare i pensieri e le emozioni del periodo. Per questo non c'è il cantato. Ogni persona ha uno stato emotivo diverso che devo richiamare e le parole mi avrebbero limitato.
Il primo brano si chiama "Mirare", un racconto di emozioni contrastanti. Ogni parte del brano è legata a uno status emotivo. Alcune parti sono simili perché intendevo ricostruire una visione ciclica dell'emotività umana, dalla tristezza alla felicità. Ogni nota del brano ha un suo peso e niente è stato dato per scontato. Cliccare qui per ascoltare "Mirare"
Da 00:00 a 01:25 - presa di coscienza di un problema
Da 01:26 a 03:05 - riflessione sul problema e ricerca della soluzione
Da 03:06 a 03:48 - reazione in crescita
Da 03:49 a 04:18 - ripensare al problema con minore tristezza
Da 04:19 a 05:17 - leggerezza
Da 05:18 a 05:27 - felicità, parte uno (stesse note della presa di coscienza di un problema, suonate in maniera più veloce)
Da 05:28 a 05:50 - felicità, parte due (stesse note della tristezza)
Da 05:51 a 06:34 - chiusura identica alle primissime note iniziali.
Il secondo brano si chiama "A mio modo". La ripetizione dello stesso arpeggio iniziale mira a scatenare l'emotività più intima dell'ascoltatore. Le stesse note sospese della chitarra solista hanno l'obiettivo di provocare l'ansia e la fragilità di chi ascolta. Cliccare qua per ascoltare "A mio modo"
Un modo per stimolare una riflessione sui sentimenti del periodo. Un viaggio lungo, come la durata della traccia.
Pagina facebook:
Il linguaggio della retina
Nessun commento:
Posta un commento